La bozza interviene su aumenti retributivi, sistema di classificazione del personale e welfare integrativo
Il 20 marzo è stata diffusa la prima bozza per il rinnovo del CCNL del personale del comparto Funzioni Locali per il triennio 2022-2024, che interesserà oltre 400 mila lavoratori.
Innanzitutto vengono stabiliti aumenti contrattuali oltre ad un necessario intervento sul trattamento giuridico-economico del personale, sulle relazioni sindacali, sull’ordinamento professionale e sul fondo delle risorse decentrate.
In particolare, per quanto riguarda il sistema di classificazione del personale, il Comitato di Settore conferma la disciplina degli incarichi di Elevata Qualificazione, precisando che il titolare di incarico di elevata qualificazione ha il compito di coordinare altri dipendenti inquadrati nell’Area dei Funzionari.
Prevista, inoltre, la proroga al 31 dicembre 2026 sulla possibilità di effettuare progressioni verticali in deroga per il personale educativo, docente ed insegnante, con la possibilità di garantire al personale educativo privo del titolo di laurea l’inquadramento in uno specifico profilo temporaneo nell’ambito dell’Area degli istruttori.
Viene, inoltre, richiesto di intervenire sugli istituti del trattamento economico e del welfare integrativo, in particolare si chiede di:
– escludere dal limite di spesa di cui all’art. 23 co. 2 del D.Lgs. n. 75/2017 gli importi delle retribuzioni di posizione e di risultato erogate ai titolari di incarichi di elevata qualificazione;
– prevedere ad una semplificazione delle procedure relative al riconoscimento dei differenziali economici;
– stabilire un adeguamento della disciplina del Fondo per il lavoro straordinario;
– prevedere un’assenza di limite per i fondi che finanziano gli istituti del welfare integrativo, in considerazione della funzione assistenziale e non retributiva dell’istituto.