CIPL Edilizia Industria – Frosinone: EVR 2023



Effettuata la verifica degli indicatori territoriali contrattualmente previsti e la determinazione degli importi 


Come stabilito dal Verbale di Accordo Edilizia Industria – Frosinone sottoscritto l’11 aprile 2016 l’Ance Frosinone e le Organizzazioni Sindacali Provinciali hanno verificato la sussistenza degli indicatori territoriali e hanno proceduto alla conseguente determinazione degli importi erogabili.
Tale verifica è stata effettuata raffrontando i dati del triennio 2022/2021/2020 con il triennio 2021/2020/2019 e gli indicatori territoriali presi in considerazione sono risultati positivi.
Inoltre, ogni azienda deve procedere al raffronto dei seguenti parametri aziendali relativi al triennio 2022/2021/2020 con quelli relativi al triennio 2021/2020/2019:
ore denunciate in Cassa Edile;
volume d’affari IVA.
Se entrambi i parametri aziendali risultano pari o positivi, l’azienda eroga l’E.V.R. nella misura del 4% dei minimi tabellari in vigore alla data del 1° luglio 2014.
Se uno dei due parametri aziendali risulta negativo, l’azienda eroga l’E.V.R. nella misura del 65% del suddetto 4% .
Se entrambi i parametri risultano negativi, l’azienda non eroga l’E.V.R.
Si precisa che l’E.V.R. spetta ai lavoratori per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.



















OPERAI
Livello Importo orario 4%
IV° Livello 0,26 euro
III° Livello 0,25 euro
II° Livello  0,22 euro 
I° Livello  0,19 euro 



























IMPIEGATI
Livello Importo mensile 4%
VII° Livello 65,23 euro
VI° Livello 58,71 euro
V° Livello 48,92 euro
IV° Livello 45,66 euro
III° Livello 42,40 euro
II° Livello 38,16 euro
I° Livello 32,61 euro

Il Cdm approva il Def: via libera al taglio contributivo per redditi medio-bassi

Il Documento di economia e finanza varato dal Consiglio dei ministri prevede il mantenimento del deficit al 4,5% per il 2023 (Consiglio dei ministri, comunicato 11 aprile 2023, n. 28).

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) con l’obiettivo di sostenere la ripartenza della crescita segnalata dagli ultimi dati, nonché il contenimento dell’inflazione. In particolare,  il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente al 4,5% permetterà di introdurre, con un provvedimento di prossima adozione, un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi di oltre 3 miliardi a valere sul periodo maggio-dicembre di quest’anno.

Nelle intenzioni dell’esecutivo, il provvedimento di taglio persegue l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e di contribuire alla moderazione della crescita salariale. Anche per il 2024, le proiezioni di finanza pubblica mostrano che, dato un deficit tendenziale del 3,5%, il mantenimento dell’obiettivo del 3,7% del PIL creerà uno “spazio di bilancio” di circa 0,2 punti di PIL, che sarà destinato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, al finanziamento delle cosiddette “politiche invariate a partire dal 2024 e alla continuazione del taglio della pressione fiscale nel 2025-2026, e concorrerà a una significativa revisione della spesa pubblica. Il deficit è previsto al 3,0% nel 2025, mentre l’obiettivo per il 2026 viene posto al 2,5%.

Nello scenario tendenziale a legislazione vigente, il PIL è previsto crescere in termini reali dello 0,9% nel 2023 – dato rivisto al rialzo in confronto al Documento programmatico di bilancio (DPB) di novembre, in cui la crescita del 2023 era cifrata in uno 0,6% – e quindi all’1,4% nel 2024, all’1,3% nel 2025 e all’1,1% nel 2026.

Il governo prevede che grazie alle nuove misure fiscali per il 2023 e 2024 delineate, la crescita del PIL nello scenario programmatico è prevista pari all’1,0% quest’anno e all’1,5% nel 2024.

CCNL Enti culturali e ricreativi: entro aprile l’erogazione degli arretrati



Al personale dipendente in forza al 28 dicembre 2022 viene erogato, entro il mese di aprile, un importo complessivo a titolo di “arretrati dovuti all’aumento dei minimi tabellari”


Con il CCNL siglato il 28 dicembre 2022 tra Federculture e Fp-Cgil, Fp-Cisl, Fpl-Uil, Uil-Pa è stata definita l’erogazione, entro il mese di aprile, di un importo complessivo a titolo di “arretrati dovuti all’aumento dei minimi tabellari”, per il periodo 1° dicembre 2021-31 dicembre 2022 (al personale dipendente in forza al 28 dicembre 2022). 
Sempre nel mese di aprile, a favore dei lavoratori dipendenti di aziende prive di contrattazione di secondo livello che non percepiscono altri trattamenti economici, individuali o collettivi, aggiuntivi rispetto ai minimi previsti dal CCNL, viene corrisposto un importo a titolo di elemento di garanzia retributiva (EGR). L’EGR, erogato in un’unica soluzione con le competenze del mese di aprile, è corrisposto pro quota con riferimento a tanti dodicesimi quanti sono i mesi di servizio nell’anno precedente. A tali fini sarà considerato come mese intero la frazione di mese superiore a 15 giorni.
L’importo, riproporzionato per i lavoratori a tempo parziale in rapporto al normale orario di lavoro, non ha riflesso alcuno sugli istituti contrattuali e/o di legge, diretti e/o indiretti, di alcun genere ed è escluso dal computo del TFR. Dall’adempimento sono escluse le aziende che versano in comprovata situazione di difficoltà economico-produttiva, anche con ricorso agli ammortizzatori sociali o che abbiano formulato istanza per il ricorso a procedure di cui alla legge fallimentare nell’anno precedente o nell’anno di competenza dell’erogazione. 
















Livelli Importo EGR
Area Quadri 340,00
III Fascia 310,00
II Fascia 280,00
I Fascia 250,00

CCNL Moda (Conflavoro): aggiornati i minimi retributivi



Da aprile nuovi minimi per i lavoratori del Comparto


Il CCNL Moda-Pelletteria, Calzaturiero, Tessile e Abbigliamento, sottoscritto in data 24 gennaio 2022, tra le sigle sindacali Conflavoro Pmi e Fesica-Confsal, con decorrenza dal 1° febbraio 2022 e scadenza il 31 gennaio 2026, ed applicato al personale dipendente di aziende industriali atte a produrre in serie abbigliamento tradizionale, informale e sportivo; manifatturiere delle pelli, del cuoio ed altre materie prime per la produzione di calzature, pelletterie, valigie e bauli, confezioni in pelle e succedanei, cinture e cinturini in genere, cartelle e sottobracci, articoli diversi, sedili, cuscini, selle e borsette per ciclo e motociclo, sellerie in genere e buffetterie di articoli sportivi, guarnizioni e articoli tecnici di cuoio, camiceria, biancheria personale e da casa, divise ed abiti da lavoro, corsetteria, cravatte, sciarpe e foulard, accessori dell’abbigliamento ed oggetti cuciti in genere, bottoni, cinghie di trasmissione ed articoli affini, ha previsto l’aggiornamento dei minimi retributivi per il personale del settore Moda.
I minimi vengono erogati da aprile 2023, e per gli impiegati con qualifica di “Quadro” alla retribuzione si aggiunge l’importo mensile di 52,00 euro come indennità di funzione.


Inoltre, sono stati aggiornati anche i minimi retributivi per Viaggiatori e Piazzisti. Di seguito vengono riportate le tabelle con le relative retribuzioni.





































Settore Moda
Livello  Minimo 
Quadro 2.265,00
1 2.136,50
2 2.005,50
3 1.878,50
4 1.787,00
5S 1.746,00
5 1.707,50
6S 1.658,00
6 1.622,00
7 1.289,50












Settore Viaggiatori e Piazzisti 
Livello  Minimo 
Viaggiatore 1  1.933,00
Viaggiatore 2 1.823,50

Bonus asilo nido e allegazione documentale per le domande del 2022

Slitta dal 1° aprile 2023 al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione delle ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (INPS, messaggio 11 aprile 2023, n. 1346).

Si tratta, come noto, del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli Enti locali e del contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione in favore di bambini con meno di 3 anni affetti da gravi patologie croniche di cui all’articolo 1, comma 355, della Legge n. 232/2016, e successive modificazioni.

 

Il contributo viene erogato dietro presentazione della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette (con esclusione dei servizi integrativi come, ad esempio, ludoteche, spazi gioco, pre-scuola, ecc.) e non può eccedere la spesa sostenuta.

 

Con il messaggio in oggetto l’INPS comunica che il genitore o il soggetto affidatario del minore stesso che ne sostiene l’onere avrà tempo fino al prossimo 30 giugno (in luogo del precedente termine fissato al 1° aprile 2023) per allegare le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette (non allegate all’atto della domanda), per le domande presentate lo scorso anno e riferite alle mensilità comprese tra gennaio 2022 e dicembre 2022

 

Si ricorda che la documentazione a supporto – ovvero ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga – ai fini del rimborso, deve necessariamente contenere la denominazione e la Partita IVA dell’asilo nido, nome, cognome o codice fiscale del minore, mese di riferimento, estremi del pagamento o quietanza di pagamento, nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta (che dovrà coincidere col richiedente il beneficio).

 

Nel caso in cui la suddetta documentazione sia riferita a più mesi di frequenza, la stessa deve essere allegata a ogni mese a cui si riferisce mentre, se per lo stesso mese si è in possesso di più ricevute, le stesse dovranno essere inviate in un unico file.

 

La documentazione può essere allegata esclusivamente in via telematica, tramite la funzione “Allega documenti” del servizio web “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, disponibile sul sito istituzionale, o da dispositivo mobile nell’app “INPS mobile”.