Ebinter Bari: previsi rimborsi per le spese scolastiche

Dal 23 ottobre è possibile richiedere un rimborso di 150,00 euro per coloro che hanno sostenuto spese scolastiche per le scuole secondarie

L’Ente Bilaterale del Terziario di Bari ha stanziato le risorse per sostenere parte del costo dell’istruzione dei figli dei lavoratori della provincia di Bari. Dal 23 ottobre al 31 dicembre 2023 è, infatti, prevista la possibilità di inoltrare la richiesta di erogazione di rimborsi del valore di 150,00 euro ciascuno per le famiglie o i singoli lavoratori che hanno sostenuto o andranno a sostenere spese scolastiche per le scuole secondarie per l’anno scolastico 2023/2024. Requisito richiesto è essere lavoratori dipendenti rientranti nel campo di applicazione del CCNL Terziario–Confcommercio, appartenenti ad aziende iscritte da almeno tre mesi ed in regola al momento di presentazione della domanda da parte del dipendente.
Tale misura ha come obiettivo quello di aiutare le famiglie in un periodo storico in cui vi è un costante aumento del costo della vita. 

Studenti vittime di infortuni, pubblicato il decreto attuativo

Il provvedimento definisce i requisiti e delle modalità di accesso al Fondo per i familiari e la quantificazione del sostegno economico (D.M. 25 settembre 2023).

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre il decreto recante la Definizione dei requisiti e delle modalità d’accesso al Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni, nonché quantificazione del sostegno economico erogato.

Il provvedimento è composto di 7 articoli e garantisce un sostegno economico fino a 200.000 euro per ciascun infortunio mortale esenti da tassazione ai familiari degli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, anche privati, comprese le strutture formative per i percorsi di istruzione e formazione professionale e le Università, deceduti a seguito di infortuni occorsi in occasione o durante le attività formative, con esclusione degli infortuni in itinere. La prestazione erogata dal Fondo non è soggetta a rivalsa e non limita l’ammontare del risarcimento del danno in favore dei familiari dello studente (articolo 1).

Le somme erogate sono cumulabili con l’assegno una tantum dell’INAIL per gli assicurati (articolo 2).

Il Fondo ha una dotazione di 10 milioni di euro per il 2023 (2 milioni l’anno a partire dal 2024) per poter accogliere le domande di sostegno economico da parte dei familiari di studenti vittime di infortuni occorsi a partire dal 2018.

I familiari superstiti

Il sostegno economico spetta con parità di diritto (articolo 3): al coniuge superstite, anche interessato da un provvedimento dichiarante la separazione; ai figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, e adottivi. In mancanza dei soggetti indicati gli aventi diritto sono i genitori, anche adottanti, nonché i fratelli e le sorelle del soggetto vittima dell’evento lesivo.

In mancanza anche di questi ultimi, gli aventi diritto sono gli ascendenti di secondo grado del soggetto vittima dell’evento lesivo. In caso di concorso di più aventi diritto, le quote sono divise tra i medesimi in parti uguali.

Le modalità di accesso

Il sostegno economico viene erogato, previa istanza, entro 30 giorni dall’accertamento dal quale risulti che il decesso sia riconducibile a infortuni occorsi in occasione o durante le attività formative (articolo 4). In attesa della predisposizione da parte dell’INAIL dell’apposito servizio per la presentazione con modalità telematica, l’istanza deve essere presentata all’Istituto o inviata a mezzo di posta elettronica certificata o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, da parte degli aventi diritto, a pena di inammissibilità, entro 90 giorni dalla data del decesso del soggetto vittima dell’evento lesivo.

Per gli infortuni verificatisi antecedentemente all’entrata in vigore del decreto, l’istanza dovrà essere presentata, entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. L’istanza deve essere formulata, mediante la modulistica allegata al decreto.

 

 

 

CCNL Panifici (Federpan.): scatta da ottobre un aumento retributivo mensile di 50,00 euro

L’importo stabilito è uguale per tutte le categorie ed i livelli contrattuali dei lavoratori dipendenti

Con comunicato diffuso nei giorni scorsi la Federazione Italiana Panificatori, Pasticceri ed affini ha reso noto che la Commissione Nazionale di Indirizzo e Programmazione, nel corso della riunione del 27 settembre, ha dato il via libera all’aumento retributivo di 50,00 euro lordi mensili, a partire dalle retribuzioni del mese di ottobre. L’importo è uguale per tutte le categorie ed i livelli contrattuali dei lavoratori dipendenti. Nello specifico l’importo è da considerare un’erogazione assorbibile dai futuri aumenti contrattuali ancora da definire, e dovrà essere inserito nella busta paga sotto la voce “superminimo assorbibile da futuri aumenti contrattuali”. 
L’aumento in questione era stato già discusso e deliberato dall’Assemblea Ordinaria Federale del 25 giugno e motivato dalla necessità di un adeguamento anche parziale delle retribuzioni, per venire almeno parzialmente incontro ai lavoratori del settore che, a causa dell’inflazione, avevano visto fortemente ridotto il loro potere d’acquisto. 

La Commissione Nazionale, con questo primo incremento contrattuale, ha ritenuto di dover dare un primo segnale di attenzione ai propri collaboratori. L’Assemblea Ordinaria federale aveva invece rinviato l’applicazione dell’incremento in questione, dando mandato alla Presidenza di verificare un eventuale avvio di trattativa di rinnovo entro il mese di settembre. Non essendosi verificata tale condizione, la Commissione Nazionale ha dato il via libera all’erogazione dell’aumento in questione. 

CCNL Vigilanza Privata: incontro al Ministero del Lavoro

Incontro tra sindacati e associazioni datoriali sulla necessità di adeguare gli stipendi 

A seguito della richiesta dei sindacati stipulanti il CCNL applicabile ai dipendenti di Istituti e Imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra le sigle sindacali e l’associazione datoriale al fine di discutere sulle condizioni retributive dei lavoratori del settore, considerate troppo inferiori alla media e previste nell’ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 30 maggio.
Le richieste dei sindacati, durante l’incontro, sono state:
– la necessità di assicurare un aumento contrattuale, in primis adeguando le retribuzioni del livello D dei servizi di sicurezza in linea con i recenti pronunciamenti e indirizzi formulati;
– la necessità di riadeguare le retribuzioni delle guardie giurate;
– valutare la possibilità di procedere ad ulteriori aumenti contrattuali con gradualità.

Flussi, semplificata la generazione del codice fiscale per i lavoratori stranieri

Dal 25 settembre è operativa la nuova funzionalità telematica di rilascio (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 18 ottobre 2023).

Il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Direzione centrale per le politiche migratorie del Ministero dell’interno ha fornito alcune indicazioni operative sulla generazione del codice fiscale provvisorio sul sistema SPI 2.0 tramite propria circolare n. 5467/2023. A rilanciare la notizia è stato il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

In particolare, la funzionalità di rilascio del codice fiscale provvisorio sarà online sul Portale ALI – Portale Servizi – Ali Sportello Unico (sito istituzionale del Ministero dell’interno) e sarà visualizzabile dal datore di lavoro, che avrà cura di informare il lavoratore straniero dell’avvenuto rilascio e degli estremi del codice fiscale provvisorio.

Cessa, pertanto, la procedura per cui ai fini dell’attribuzione del codice fiscale il lavoratore doveva recarsi personalmente presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate. Permane, invece la necessità per il datore di lavoro, a fronte del rilascio del codice fiscale provvisorio, di provvedere autonomamente alla comunicazione obbligatoria all’INPS.

All’atto della presentazione presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione per la registrazione dell’ingresso, sarà possibile convertire il codice fiscale provvisorio in definitivo. Eventuali richieste di chiarimenti in ordine alla scheda tecnica potranno essere inviate all’indirizzo ufficioinformaticodlci@interno.it