Edilizia Industria Ragusa: firmato il nuovo CIPL

Firmato il 9/3/2022, tra ANCE Ragusa e FENEAL-UIL Sicilia Centrale, FILCA-CISL Ragusa-Siracusa, FILLEA-CGIL Ragusa, il CCPL integrativo del CCNL 18/7/2018 Edilizia Industria da valere per tutto il territorio della provincia di Ragusa


 


Il nuovo CIPL firmato il 9/3/2022 per i lavoratori dipendenti dalle aziende del settore dell’Edilizia Industria della provincia di Ragusa, decorre dall’1/3/2022 e scadrà il 31/12/2023.


Indennità di trasporto
Con decorrenza dall’1/3/2022 all’operaio che, con mezzi propri, raggiunge la sede dell’impresa, ovvero il luogo di raccolta, oppure il posto di lavoro (cantiere), è dovuta una indennità di trasporto giornaliera.
Il valore dell’indennità di trasporto giornaliera viene fissata, a regime, in € 0,70 complessivi che verranno corrisposti secondo la seguente tempistica:


– con decorrenza dall’1/3/2022, € 0,40;
– con decorrenza dall’1/1/2023, aumento di € 0,30 (raggiungendo così il valore a regime).


L’indennità di cui sopra non è dovuta quando l’Impresa mette a disposizione dell’operaio un proprio mezzo aziendale che consente al Lavoratore il raggiungimento della sede dell’impresa, ovvero del luogo di raccolta, oppure il posto di lavoro (cantiere), partendo dalla propria residenza e/o domicilio utilizzando detto mezzo in dotazione.
Le Parti convengono di differenziare l’entità dell’indennità di trasporto nelle seguenti ulteriori misure che verranno corrisposte in aggiunta all’indennità di trasporto giornaliera di cui ai commi precedenti quando il Lavoratore raggiunge il cantiere, posto fuori dai limiti territoriali di cui all’art. 8 del CIPL 13/3/2017 (km 4 dal perimetro urbano indicato nei piani regolatori), con mezzi propri:


A) fascia entro i 15 km dai limiti territoriali indicati nell’art. 8 del CIPL 13/3/2017: € 1,00 giornalieri;
B) fascia oltre i 15 km dai limiti territoriali indicati nell’art. 8 del CIPL 13/3/2017: € 2,00 giornalieri;
L’indennità di trasporto, ove spettante, ferme le cause di esclusione di cui al terzo comma, è dovuta anche nei casi di impossibilità di inizio lavori per avversità atmosferiche e conseguente ricorso alla CIGO a condizione che il Lavoratore abbia fatto registrare la sua presenza presso la sede dell’impresa, ovvero il luogo di raccolta, oppure in cantiere.


Indennità sostitutiva di mensa
Le Parti concordano che, a far data dall’1/3/2022 la corresponsione dell’indennità sostitutiva di mensa avvenga tramite la consegna di appositi e nominativi “buoni pasto elettronici” il cui valore nominale è fissato in € 4,00 giornalieri corrispondente ad un costo, posto a carico del Datore di Lavoro, di:


A. € 2,90 al giorno, pari a € 0,3625 orarie di lavoro ordinario, per quei Datori di Lavoro alle cui dipendenze non vi siano operai assunti in regime di “Part Time”;
B. € 3,32 al giorno, pari a € 0,415 orarie di lavoro ordinario, per quei Datori di Lavoro alle cui dipendenze è presente anche un solo operaio assunto in regime di “Part Time”;


Detta indennità sostitutiva, che è esclusa dall’imponibile fiscale e contributivo in quanto non supera il limite massimo fissato dall’art. 51 del DPR 22/12/1986 n. 917 come modificato dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344, dovrà essere corrisposta in misura intera per presenza in cantiere che superi almeno le 4 ore di lavoro ordinario, quindi, non si procederà a conguagli orari nel caso di presenza di durata inferiore.
L’importo dell’indennità è accantonato presso la Cassa Edile di Ragusa secondo la seguente procedura:


a) l’Impresa provvede a calcolare l’ammontare mensile dell’indennità sostitutiva di mensa indicandola in busta paga;
b) l’importo, di cui alla precedente lettera a), deve essere accantonato mensilmente, insieme alla maggiorazione prevista dal CCNL, presso la Cassa Edile di Ragusa.
C. l’indennità sostitutiva di mensa accantonata, nella fattispecie di cui alla precedente lettera A., sarà integrata dalla premialità.


La Cassa Edile stipulerà un apposito accordo con primaria Società del settore “buoni pasto” la quale Società potrà provvedere al recapito delle “card” ad ogni Operaio avente diritto garantendo comunque che l’indennità nominale di € 4,00 giornaliere sia corrisposta mensilmente tramite ricarica elettronica delle singole “card”.
Nei cantieri ove la mensa è già istituita l’Impresa concorre al costo del pasto nella misura di 2/3 del costo effettivo.
L’indennità sostitutiva di mensa, per il suo specifico fine, non potrà in nessun caso essere conglobata alla retribuzione.
Nel caso dei cosiddetti “grandi cantieri”, intendendosi quelli ove la presenza media di unità lavorative è non inferiore a 50, si rinvia agli artt. 88 e 113 del CCNL 18/7/2018, per la cui attuazione si dovrà procedere tramite la sottoscrizione di uno specifico protocollo fra la/e Impresa/e esecutrice/i, l’ANCE Ragusa e le OO.SS. competenti per territorio.


Elemento Variabile della Retribuzione (EVR)
Le Parti verificano la dovuta erogazione dell’EVR per l’anno 2022, con aliquota provinciale al 3%, per il periodo aprile 2022/marzo 2023, come conseguenza dell’andamento prima rilevato, avendo a mente che l’erogazione dell’EVR per gli Operai (il cui calcolo deve essere effettuato sulle ore di lavoro ordinario effettivamente lavorate, per un massimo di 173) e per gli Impiegati (il cui calcolo avverrà per i periodi di lavoro ordinario effettivamente prestato) deve essere assolto dall’Impresa con la corresponsione mensile degli importi risultanti con effetti dall’1/4/2022.
Determinata, così, la percentuale dell’EVR 2022 a livello provinciale (3%), al livello aziendale ogni Impresa, nel suo complesso – al di là delle singole unità produttive dislocate sul/i territorio/i – procederà al calcolo dei seguenti due parametri propri, al fine di verificare la performance aziendale raffrontando la media del triennio 2021/2020/2019 con media del triennio 2020/2019/2018:
– Ore di lavoro denunciate in Cassa Edile;
ovvero, per le Imprese con soli Impiegati:
– Ore lavorate e registrate sul Libro unico del Lavoro;
– Volume d’affari IVA, così come rilevabile dalle dichiarazioni annuali IVA.
Qualora i suddetti due parametri risultino entrambi pari o positivi rispetto al triennio precedente, l’azienda provvederà ad erogare l’EVR nella misura stabilita a livello provinciale.
Laddove entrambi i parametri al livello aziendale risultassero negativi, l’EVR non sarà erogato.
Qualora solo uno dei suddetti parametri risulti negativo nel confronto triennale, l’azienda provvederà ad erogare l’EVR nella misura ridotta prevista dall’art. 38 del CCNL 1/7/2014, che qui si intende interamente riportato.
Le Parti, infine, confermano che, per l’intera vigenza del presente Contratto, si incontreranno entro il mese di marzo di ogni anno, per determinare la misura dell’EVR a valere per il periodo aprile dell’anno corrente e fino al mese di marzo dell’anno successivo.


Premialità alle imprese
La premialità, (come precisato anche in Circolare Ance Siracusa) in termini di bonus sui contributi versati e su integrazione dell’indennità di mensa, viene riconosciuta solamente alle imprese che non abbiano operai assunti in regime di “Part-Time”:
– il “Bonus premialità” viene confermato, potenziato e semplificato, ammontante al 40% dei contributi versati dalle imprese a titolo di Cassa Edile ed Ente Sfera, mentre un ulteriore 10% di bonus, portando così al 50% dei contributi versati, viene riservato alle Imprese che si siano dotate dell’Attestato di Asseverazione emesso dall’Ente Sfera o da un Ente Bilaterale Territoriale costituito da ANCE e OOSS. Il nuovo Bonus verrà concesso a tutte le imprese che abbiano effettuato la formazione esclusivamente tramite l’Ente Sfera o un Ente Bilaterale Territoriale costituito da ANCE e OOSS. Le domande, come sempre, devono essere presentate alla Cassa Edile entro il 30 aprile, per il semestre ottobre 2021-marzo 2022, ed entro il 31 ottobre, per il semestre aprile 2022-settembre 2022.
– L’integrazione sull’indennità sostitutiva di mensa viene fissata a € 0,42 giornaliere.

Contributo sindacale per i lavoratori non iscritti a CCNL Carta lndustria

Nel corrente mese di marzo 2022 verrà effettuata, a fronte delle spese organizzative e logistiche sostenute per la gestione della trattativa di rinnovo, un contributo Contributo spese trattativa rinnovo CCNL ai dipendenti non iscritti/e ad alcuna Organizzazione Sindacale

Il 28/7/2021 è stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Cartai e Cartotecnici sottoscritto da Assocarta, Assografici, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, effettivo dal 19/10/2021 a seguito del positivo scioglimento della riserva da parte delle OO.SS. dopo le assemblee tenute con i lavoratori e le lavoratrici.
A fronte delle spese organizzative e logistiche sostenute per la gestione della trattativa di rinnovo, le OO.SS. chiedono ai Lavoratori e alle Lavoratrici non iscritti/e ad alcuna Organizzazione Sindacale un contributo spese di € 25,00 a titolo di “Contributo spese trattativa rinnovo CCNL” che sarà trattenuto sulle competenze del mese di marzo 2022. I Lavoratori e le Lavoratrici che non intendessero versare la quota ne hanno dovuto dare avviso tramite mail agli uffici del personale dell’Azienda entro il 28/2/2022. Ai Lavoratori e alle lavoratrici con contratto di lavoro a tempo parziale la quota sarà conseguentemente riproporzionata in ragione del ridotto orario di lavoro.
Gli importi trattenuti saranno versati dalle aziende su c/c utilizzando le seguenti coordinate bancarie:
CODICE IBAN C/C: IT 85 Y 02008 05211 000400913583 CODICE BIC SWIFT: UNCRITM1712 UNICREDIT – AGENZIA BONCOMPAGNI – VIA BONCOMPAGNI 16/D – 00187 ROMA
Per eventuali ulteriori informazioni, si prega di contattarci in Associazione al numero 03926100243 o scriverci all’indirizzo e-mail: battaglia@assografici.it.
Inoltre, da gennaio 2022 il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale ha previsto l’iscrizione obbligatoria di tutte le aziende del settore cartotecnico, con esclusione delle aziende cartarie e del converting del tissue, all’E.N.I.P.G.
L’iscrizione è obbligatoria già dall’1/1/2022 anche se comporterà il pagamento di un contributo solo dal 2023. In considerazione delle esigenze legate all’evoluzione tecnologica e dei processi organizzativi e produttivi, le Parti riconoscono l’Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica (E.N.I.P.G.) quale organismo atto a provvedere allo studio, alla promozione e al coordinamento delle iniziative dirette a favorire lo sviluppo tecnico e professionale.
L’Ente è da sempre operante in ambito grafico, e da diversi anni anche in quello cartotecnico, col compito di promuovere, incrementare e potenziare l’istruzione professionale a favore dei giovani che intendono qualificarsi o specializzarsi nelle lavorazioni caratteristiche del nostro settore, nonché del personale già in forza per quanto attiene al continuo aggiornamento professionale.
In tal senso, fondamentale sarà il contributo che le aziende cartotecniche potranno dare nell’orientare l’E.N.I.P.G. verso le effettive esigenze che dovranno guidare la scelta formativa sia rivolta ai giovani delle scuole che al personale in forza che dovrà, di volta in volta, adeguare le proprie competenze al continuo e rapido sviluppo tecnologico.


CIPL Edilizia Industria – Pesaro: stabilito l’EVR per il 2023

Definito il rinnovo dell’ EVR per gli addetti del settore Edile Industria della Provincia di Pesaro Urbino

In data 21 dicembre 2022 Ance Pesaro Urbino e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil hanno sottoscritto il verbale di accordo sul rinnovo dell’EVR relativamente all’anno 2023 per gli addetti del settore Edile Industria della Provincia di Pesaro Urbino.
Come previsto dal CCNL Edilizia – Industria, infatti, le Parti Sociali hanno verificato che i quattro parametri (numero lavoratori iscritti, ore, numero di imprese iscritte e massa salariale denunciata alla alla Cassa Edile di Pesaro) abbiano registrato un andamento positivo e, sulla base dei dati verificati, le imprese tenute all’applicazione dell’Accordo integrativo del 19 settembre 2019 per la Provincia di Pesaro Urbino (accordo istitutivo dell’EVR) riconosceranno ai propri dipendenti da gennaio a dicembre 2023 l’EVR nella misura del 4% calcolata sui  minimi tabellari.
Le imprese potranno applicare ai loro dipendenti l’EVR calcolato su base territoriale oppure un valore di EVR ridotto nel caso in cui dimostreranno la presenza di uno o più indicatori aziendali negativi.
Nel caso di applicazione dell’EVR su base aziendale, l’impresa dovrà provvedere ad un confronto dei propri dati relativi ad ore denunciate in Cassa Edile e volume d’affari valido ai fini IVA, tra la media del triennio 2022/2021/2020 e quella del triennio 2021/2020/2019.
Se entrambi i parametri risultassero positivi, l’impresa erogherà l’EVR nella percentuale maturata a livello territoriale, mentre se entrambi i parametri risultassero negativi, l’impresa non dovrà erogare nulla a titolo di EVR; infine se uno dei due parametri risultasse pari o positivo, l’impresa erogherà l’EVR nella misura del 65%.
In entrambi i casi l’impresa avrà l’onere di attivare la procedura di comunicazione ad Ance Pesaro ed alla Cassa Edile.

Fisco: modalità e termini per la rettifica della rendita catastale “proposta”


Forniti chiarimenti su modalità e termini per la rettifica della rendita catastale “proposta” e relative annotazioni negli atti del catasto e su efficacia e applicabilità della rendita attribuita (Agenzia delle entrate – Circolare 17 marzo 2022, n. 7/E).

Con il Regolamento recante norme per l’automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle conservatorie dei registri immobiliari (DM n. 701/1994) è stata introdotta una procedura di tipo informatico denominata “DOCFA” che consente, tra l’altro, al contribuente di formulare una proposta di rendita per le unità immobiliari oggetto di dichiarazione in catasto.
Le modalità ed i termini del procedimento che portano, a seguito della proposta formulata, alla verifica e all’attribuzione della rendita catastale definitiva, sono state oggetto, nel corso degli anni, di diversi documenti di prassi.
Con la circolare n. 7/E del 2022, in considerazione degli orientamenti ormai consolidati della giurisprudenza, anche di legittimità, l’Agenzia fornisce alcuni chiarimenti, sia per quanto riguarda la natura del termine di dodici mesi previsto dall’articolo 1, comma 3, del citato DM n. 701 del 1994, per la determinazione della rendita catastale definitiva, sia sull’ambito applicativo della disposizione di cui all’articolo 74 della Legge n. 342 del 2000, relativo all’efficacia della notifica degli atti attributivi o modificativi delle rendite catastali.
Le indicazioni contenute nella citata circolare riguardano, in particolare, la gestione del procedimento di verifica della rendita proposta ai sensi del citato decreto n. 701.
Nello specifico, il Fisco ribadisce :
– in relazione alle modalità e ai termini per la rettifica della rendita catastale proposta, in considerazione dei principi affermati dalla Suprema Corte, dunque, il decorso del termine di un anno previsto per la determinazione della rendita catastale definitiva, non comporta la decadenza per l’amministrazione dal potere di verifica. Ciò in piena coerenza con la stessa norma che prevede che ove l’amministrazione non provveda a definire la rendita del bene oggetto di classamento, sono le dichiarazioni presentate dai contribuenti a valere come “rendita proposta” fino a che l’Ufficio non proceda alla determinazione della rendita definitiva;
– la notifica del provvedimento attributivo o modificativo della rendita non ha forza costitutiva (con efficacia ex nunc), ma meramente accertativa della concreta situazione catastale dell’immobile, per cui occorre differenziare:
   * l’efficacia della rendita catastale modificata, coincidente con la data di notificazione dell’atto attributivo della rendita;
   * l’utilizzabilità della medesima, coincidente con il momento a partire dal quale l’ente impositore può applicare la nuova rendita ai fini della determinazione dei tributi per le annualità d’imposta non definite (“sospese”, ovverosia ancora suscettibili di accertamento e/o di liquidazione e/o di rimborso).
Alla luce del consolidamento dei pronunciamenti della Corte di Cassazione, e dei chiarimenti sopra esposti in ordine alla natura del termine e all’efficacia e utilizzabilità delle rendite catastali, l’Agenzia ritiene necessario introdurre alcune semplificazioni in merito alle specifiche annotazioni già previste dalle circolari n. 7/T del 2005 e n. 2/T del 2012, coerentemente con il portato normativo dell’art. 1, comma 3, del D.M. 701 del 1994 che stabilisce che la (… rendita rimane negli atti catastali come «rendita proposta» fino a quando l’ufficio non provvede … alla determinazione della rendita catastale definitiva”).
Le procedure di gestione delle dichiarazioni Docfa saranno adeguate sulla base di quanto previsto con la presente circolare, al fine di consentire l’inserimento, negli atti informatizzati, di specifiche locuzioni in relazione alle fattispecie ricorrenti.


 

Iva al 10% per gli integratori alimentati con fermenti lattici


L’integratore alimentare, che agisce sull’equilibrio della flora intestinale e favorisce la digestione, classificato dall’Agenzia delle dogane con il codice 2106.90.92 della Nomenclatura combinata è riconducibile ai prodotti individuati dalla Tabella A, parte III, punto 80 del D.P.R. n. 633/1972 (Decreto Iva) e usufruisce dell’aliquota Iva al 10% (Agenzia Entrate – risposta 17 marzo 2022, n. 121).

Gli integratori alimentari non sono prodotti che di per sé beneficiano dell’aliquota IVA ridotta, in quanto questi beni non sono espressamente previsti in alcuna delle parti della Tabella A, allegata al Decreto IVA (D.P.R. n. 633/1972).
L’eventuale applicazione agli stessi di un’aliquota IVA ridotta viene riconosciuta caso per caso, in base al parere tecnico reso dall’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli che ne analizza la relativa composizione. In altri termini, la cessione degli integratori alimentari è ritenuta soggetta a un’aliquota IVA ridotta solo nel caso in cui gli stessi fossero stati riconducibili, in base al parere dell’Agenzia, ai prodotti indicati nella cit. Tabella A, parti II, II-bis o III, allegate al Decreto IVA, che prevedono rispettivamente l’applicazione dell’aliquota IVA del 4, del 5 o del 10 per cento.
Detto questo, il caso di specie si riferisce a integratori alimentari con alta concentrazione di fermenti lattici vivi (30 miliardi per capsula), che agiscono sull’equilibrio della flora intestinale e favoriscono la funzione digestiva.
A riguardo, l’ufficio delle Dogane, in funzione della composizione, della modalità di consumo e della destinazione d’uso, ha classificato gli integratori alimentari con fermenti lattici al Capitolo 21 “Preparazioni alimentari diverse”.
Le suddette preparazioni sono spesso indicate sotto il nome di complementi alimentari, a base di estratti di piante, di concentrati di frutta, di miele, di fruttosio, ecc., addizionate di vitamine e talvolta di quantità molto piccole di composti di ferro, e vengono spesso presentate in confezioni con l’indicazione che le stesse sono destinate a mantenere l’organismo in buona salute.
Per quanto concerne il trattamento tributario ai fini dell’aliquota IVA applicabile, alla luce della classificazione effettuata dalle Dogane, ai suddetti integratori alimentari si applica l’aliquota IVA del 10% ai sensi del n. 80) della Tabella A, parte III, allegata al Decreto Iva.