CIPL Edilizia – Artigianato Veneto: nuove modalità di rimborso di oneri assistenziali e previdenziali

Fino al 30 settembre verrà erogato l’importo di 100,00 euro per eventi di malattia/infortunio che comportano assenze superiori a 20 giorni

Il verbale di accordo del 26 maggio sottoscritto da Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto, Casartigiani Veneto e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil regionale del Veneto applicabile alle imprese artigiane e delle PMI edili ed affini del Veneto ha previsto che a decorrere dal 1° maggio 2023 fino al 30 settembre cessano i  rimborsi automatici degli oneri assistenziali e previdenziali, quantificati nella misura del 32% con riferimento agli operai e del 10%  con riferimento agli apprendisti.
In sostituzione, nei casi di eventi di malattia/infortunio che comportano assenze superiori ai 20 giorni, da intendersi come unico evento o somma di eventi continuativi, senza ripresa di attività lavorativa, ciascuno di durata iniziale inferiore ai 20 giorni, viene erogato un contributo pari a 100,00 euro con riferimento ad ogni evento che risponda ai requisiti sopra indicati.
Tale importo viene erogato da Edilcassa Veneto fino ad esaurimento della disponibilità delle risorse dedicate.
Le domande devono essere presentate entro 90 giorni dalla data di inizio evento, tramite posta certificata direttamente all’indirizzo di Edilcassa Veneto.

Ebav Veneto: erogati contributi per spese funerarie

Per decesso di titolare di Azienda artigiana iscritta ad Ebav, corrisposti massimali di euro 1.500,00 e di euro 3.000,00 a titolo di spese funerarie

Ebav, l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, mette a disposizione delle Aziende sue aderenti, un contributo per il sostentamento delle spese funerarie in caso di decesso del titolare, socio o collaboratore familiare di un’Azienda artigiana iscritta presso di esso.
La domanda può essere inoltrata da uno dei familiari del deceduto che abbia sopportato tali spese, essendo quindi considerato come beneficiario del contributo stesso.
Alla data del decesso, l’Azienda deve risultare in regola con i versamenti all’Ebav, mentre la persona deceduta deve essere presente nella Visura Camerale aziendale, servizio messo a disposizione solo ed esclusivamente per le imprese della categoria “Trasporto merci”. Si specifica che, l’anno di competenza corrisponde a quello del decesso.
Il contributo equivale al 100% dei costi sostenuti.
Le quote erogabili corrispondono ad un massimo di:
euro 1.500,00 se l’Azienda è iscritta ad Ebav da meno di 5 anni;
euro 3.000,00 se l’Azienda è iscritta ad Ebav da più di 5 anni.
La documentazione necessaria per l’accesso al rimborso Ebav è:
– copia delle fatture quietanzate inerenti alle spese sostenute;
– la visura camerale.
Per quanto concerne la tempistica e le modalità di pagamento dei contributi, questi vengono erogati normalmente entro 3 mesi dalla data scadenza del servizio mediante accredito su C/C intestato o co-intestato al soggetto richiedente il Servizio Ebav, non ammettendo pagamenti su C/C intestati a persona diversa dal soggetto richiedente il contributo. La mancanza di dichiarazione dell’Iban, l’assenza di documentazione o di altri requisiti richiesti, possono determinare la mancata erogazione nei tempi previsti.
L’Ente può altresì stanziare il contributo richiesto, esclusivamente fino al permanere della capienza dei fondi e/o delle risorse economiche dedicate al servizio, oggetto della domanda.
Circa il trattamento fiscale riservato al contributo, questo costituisce rimborso di un onere che determina una detrazione dall’Irpef, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. d) del Tuir.
Pertanto:
– diminuisce l’importo della detrazione se questo viene incassato nel medesimo anno di sostenimento della spesa;
– è soggetto ad Irpef se viene incassato negli anni successivi a quello di sostenimento della spesa, ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. n. bis) del Tuir.

CCNL Autoferrotranvieri: pubblicate le Linee Guida di Piattaforma Sindacale per il rinnovo

Classificazione del personale, orario di lavoro, welfare contrattuale e retribuzione tra i temi principali delle linee guida

Le Segreterie Nazionali di Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno inviato alle Associazioni datoriali Asstra, Agens ed Anav le Linee guida di piattaforma per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità/TPL) approvate dall’Esecutivo. L’invio alle controparti ha rappresentato l’avvio formale delle procedure relative al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.
Sulla base di quanto previsto nelle linee approvate il nuovo contratto avrà durata triennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. In materia di classificazione del personale e di inquadramento, il sistema di classificazione, affermano le OO.SS., dovrà essere rivisto e adeguato alle complesse professionalità, alle figure professionali che nel tempo hanno subito profonde trasformazioni, nonché soprattutto a quelle derivanti dalle nuove tecnologie, necessarie a dare risposte all’organizzazione del lavoro e dei cicli produttivi presenti nei vari settori rientranti nel campo d’applicazione. Le nuove figure professionali, relative ad ogni specificità del settore autofiloferrotranviario, metropolitano, degli internavigatori e lacuali, dovranno essere recepite, adeguate ed inquadrate rispetto allo schema classificatorio esistente.
In tema di svolgimento del rapporto di lavoro, si rende necessaria l’estensione delle tutele e delle garanzie a tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle diverse aree rientranti nel campo di applicazione del contratto degli Autoferrotranvieri-lnternavigatori (Mobilità Tpl). Dovranno essere armonizzate le tutele necessarie a coniugare la posizione di lavoratore dipendente con le esigenze/necessità legate alla vita sociale e relazionale, alla salute e alla dignità della persona, nonché alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con i conseguenti obblighi di solidarietà e cura. Si rende opportuno, altresì, implementare a livello contrattuale ulteriori strumenti idonei a prevenire e gestire il fenomeno delle aggressioni al personale front-line ed ai viaggiatori, in una prospettiva di maggior assistenza, tutela e protezione del personale coinvolto in tali eventi.
In materia di orario di lavoro, in considerazione della necessità di conciliare i tempi di vita-lavoro, per il benessere psicofisico occorrerà rivedere l’insieme della prestazione lavorativa, rimodulando e mitigando i carichi eccessivi, intervenendo sul divario eccessivo tra impegno e lavoro, migliorando l’articolato contrattuale relativo all’orario di lavoro in modo tale da generare anche una positiva ricaduta sull’occupazione.
Dal punto di vista del welfare contrattuale, viene richiesto lo sviluppo degli strumenti di welfare per promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano all’interno del settore (cd. Benessere organizzativo) richiamando la responsabilità sociale delle imprese. 
In tema di retribuzione, al fine di tutelare il reddito di tutte le lavoratrici ed i lavoratori rientranti nel campo di applicazione del contratto, la richiesta economica è di un incremento della retribuzione che recuperi pienamente il potere d’acquisto fortemente intaccato dall’inflazione e che punti ad una crescita del valore reale dei salari. Con la presentazione della piattaforma, affermano inoltre, si supera il riferimento all’IPCA depurato dai beni energetici importati al fine di giungere ad un trattamento economico complessivo che recuperi pienamente il potere d’acquisto dei lavoratori in questi anni di inflazione crescente. Sarà richiesto, inoltre, un adeguamento anche delle competenze accessorie e delle voci variabili della retribuzione, attraverso anche l’adeguamento e aggiornamento di alcune indennità che necessitano una rivisitazione. 

L’INAIL apre i servizi telematici per i contributi associativi

Dal 18 luglio al 16 ottobre 2023 sono attivi i canali per l’invio delle adesioni/revoche delle ditte aderenti per il 2024 (INAIL, comunicato 13 luglio 2023).

L’INAIL ha comunicato che le associazioni, titolari di convenzione per la riscossione dei contributi associativi, devono inviare, attraverso l’apposito servizio online, i file relativi alle adesioni/revoche degli aderenti dal 18 luglio al 16 ottobre 2023.

In caso di difficoltà nell’accesso o nell’utilizzo del servizio, le associazioni di categoria dovranno chiedere assistenza unicamente tramite il canale telematico “Inail Risponde”. In particolare, per eventuali aggiornamenti delle abilitazioni in seguito alla modifica del legale rappresentante occorre allegare l’apposito modulo “Subentro legale rappresentante servizi telematici”, corredato da un documento di identità in corso di validità, selezionando come categoria “Gestione del rapporto assicurativo”, sottocategoria “Assistenza ai servizi online” e oggetto “Associazioni per contributi associativi”.

Nel caso, invece, di problemi nella predisposizione o nell’invio dei file di adesioni/revoche, le associazioni potranno ricevere assistenza tecnica diretta inviando una mail all’indirizzo dcod-sviluppoesercizio@inail.it, che deve riportare nell’oggetto “Contributi Associativi – Adesioni e revoche” e nel corpo sia il codice fiscale dell’Associazione, sia il codice progressivo F24 abbinato alla convenzione.

Infine, eventuali variazioni dell’anagrafica dell’associazione o delle basi di calcolo del contributo per l’anno 2024 devono essere inviate all’indirizzo pec dcra@postacert.inail.it entro il 30 settembre 2023, utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile sul portale al seguente percorso: Atti e documenti> Moduli e modelli> Altri moduli > Contributi associativi.

CCNL Chimica – Piccola Industria: mancato accordo tra le Parti

Durante il tavolo delle trattative le Parti risultano in disaccordo sia per quanto riguarda la parte normativa che per quella retributiva 

Il 5 luglio sono iniziate le trattative tra le associazioni sindacali  Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Unionchimica-Confapi per il rinnovo del CCNL scaduto lo scorso 31 dicembre ed applicabile ai lavoratori delle piccole e medie industrie operanti nei settori di chimica-concia, lavorazione in conto terzi, plastica -gomma e settori accorpati, abrasivi, ceramica (escluso il settore delle piastrelle) e vetro.
Durante l’incontro l’associazione datoriale ha proposto un incremento economico, relativamente al triennio 2023/2025 per il settore plastica-gomma, che ha il maggior numero di lavoratori,  pari a 120,00 euro al V livello.
Le organizzazioni sindacali hanno, però, rigettato tale proposta e richiesto una nuova.
Anche dal punto di vista normativo, secondo questi ultimi, è necessaria una maggiore valorizzazione degli aspetti normativi.
Sono in programma, altresì, campagne assembleari nei luoghi di lavoro a partire dal mese di settembre.