Medici pensionati, incumulabilità dei redditi per incarichi Covid

Illustrati gli effetti pensionistici della proroga al 31 dicembre 2024 delle funzioni per l’emergenza sanitaria (INPS, messaggio 27 marzo 2024, n. 1259).

A seguito del differimento dei termini relativi al conferimento di incarichi di lavoro autonomo fino al 31 dicembre 2024 ai medici pensionati per fare fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19 (articolo 4, comma 6, D.L. n. 215/2023), l’INPS è intervenuto per esporre gli effetti sui trattamenti pensionistici.

In particolare, in base alla norma citata, i redditi percepiti a seguito di incarichi semestrali di lavoro autonomo conferiti entro il 31 dicembre 2024 ai dirigenti medici, veterinari e sanitari, nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità, collocati in quiescenza, anche se non iscritti al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo, nonché per gli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza, comportano l’incumulabilità con i trattamenti pensionistici di cui agli articoli 14 e 14.1 del D.L. n. 4/2019.

I trattamenti pensionistici incumulabili

Nel dettaglio, per effetto di quanto dispone il citato articolo 4, comma 6, a decorrere dal 1° gennaio 2024, i redditi derivanti dagli incarichi in esame sono incumulabili con i seguenti trattamenti pensionistici:

– pensione “quota 100” (età anagrafica non inferiore a 62 anni e anzianità contributiva non inferiore a 38 anni, maturati fino al 31 dicembre 2021);

pensione anticipata con il requisito anagrafico di 64 anni di età e 38 anni di contribuzione, maturati nell’anno 2022;

pensione anticipata flessibile (età anagrafica non inferiore a 62 anni e anzianità contributiva non inferiore a 41 anni, richiesti per gli anni 2023 e 2024).

 

CIPL Edilizia Artigianato Piemonte: definito l’EVR per il 2024



Stabiliti gli importi per il periodo dal 1°gennaio al 31 dicembre 2024


Il 6 marzo scorso Confartigianato Imprese Piemonte Costruzioni, CNA Piemonte, FIAE Casa Artigiani Piemonte e Feneal-Uil Piemonte, Filca-Cisl Piemonte, Fillea-Cgil Torino e Piemonte hanno siglato l’accordo sulla definizione degli importi dell’Elemento Variabile della Retribuzione per il 2024.
Infatti, il CIPL Piemonte del 13 aprile 2023 ha disposto l’istituzione dell’Elemento Variabile della Retribuzione (EVR) che tiene conto dell’andamento congiunturale del settore ed è oggettivamente correlato ai risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività del territorio, disponendo altresì che le Parti si incontrino entro il 31 gennaio di ogni anno di vigenza contrattuale, ovvero non appena disponibili i dati utili, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni atte all’erogazione dell’EVR.
L’accordo del 6 marzo ha stabilito che le verifiche degli indicatori pervenuti su base regionale presi a riferimento presentano le condizioni atte alla corresponsione
dell’EVR nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2024.
Di seguito gli importi.


























Livelli EVR 4%
7° livello 80,00 euro
6° livello 72,00 euro
5° livello  60,00 euro
4° livello  56,00 euro
3° livello 52,00 euro
2° livello 48,00 euro
1° livello 40,00 euro

Integrazione salariale Fondo TLC: le domande attraverso “OMNIA IS”

L’INPS comunica il rilascio, a partire dal 28 marzo 2024, del servizio di presentazione della domanda di assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo TLC attraverso la piattaforma “OMNIA IS” (INPS, messaggio 27 marzo 2024, n. 1274). 

La domanda di assegno di integrazione salariale del Fondo di solidarietà bilaterale per la filiera delle telecomunicazioni (Fondo TLC) potrà essere presentata, a partire dal 28 marzo 2024, esclusivamente sulla piattaforma “OMNIA IS”, accessibile da tutti i datori di lavoro iscritti al predetto Fondo, nonché dai rispettivi intermediari abilitati.

 

Ai fini della validità di presentazione delle domande, le istanze presentate per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa intercorrenti tra il 31 gennaio 2024 e il 28 marzo 2024 sono considerate nei termini se presentate entro 15 giorni dal 28 marzo 2024. Per le domande riferite a causali per eventi oggettivamente non evitabili (EONE), riferite a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa intercorrenti tra il 1° gennaio 2024 e il 28 marzo 2024, il termine di presentazione scade alla fine del mese successivo a quello di rilascio della procedura di invio della domanda, ossia alla fine del mese di aprile 2024.

 

La procedura è caratterizzata da una modalità di compilazione semplificata e fortemente assistita, che guida l’utente al fine di ridurre la possibilità di trasmissione di dati e informazioni errate.

 

È attiva la funzionalità che consente, selezionando il codice fiscale o la matricola aziendale, di essere automaticamente indirizzati alla tipologia di prestazione di integrazione salariale correttamente richiedibile in base all’inquadramento aziendale risultante dalle banche dati dell’Istituto

 

Il servizio guida altresì l’utente nella compilazione dei dati relativi ai singoli campi, fornendo messaggi informativi o alert (ad esempio, descrizione del campo da compilare, incongruenza del dato inserito, ecc.) finalizzati a evitare errori od omissioni. Presente anche una dichiarazione sostitutiva precompilata, attestante l’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dall’articolo 14 del D.Lgs n. 148/2015.

 

In attesa di ulteriori implementazioni della procedura di presentazione della domanda, che consentiranno la verifica automatica del requisito dimensionale, il datore di lavoro o il suo intermediario devono valutare il possesso del predetto requisito al momento di presentazione della domanda, per selezionare la corretta causale straordinaria proposta dalla procedura.

 

Con riferimento alle causali ordinarie, l’INPS informa che è possibile compilare la relazione tecnica direttamente all’interno della procedura. In alternativa, la stessa relazione tecnica può essere prodotta con la modalità tradizionale, allegando alla domanda un file in formato .pdf, anche firmato digitalmente (modalità esclusiva di allegazione per le causali straordinarie).

 

Per presentare la domanda occorre accedere al sito istituzionale e inserire, nella pagina iniziale, alla funzione “cerca”, la voce “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”. Dopo avere effettuato l’autenticazione tramite la propria identità digitale – SPID almeno di Livello 2, CNS o CIE 3.0 – viene proposto un menù di applicazioni nel quale deve essere scelta la voce “CIG e Fondi di solidarietà”. Da questo sottomenù occorre, infine, scegliere la voce “OMNIA Integrazioni Salariali”.

CIPL Edilizia Industria Benevento: stabilito l’ EVR 2024



EVR fissato nella misura del 4% per l’anno 2024


Il 18 marzo, le Parti sociali ANCE Benevento, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, rilevato che tutti i quattro parametri relativi ai trienni 2021/2022/2023 e 2020/2021/2022 hanno conseguito un valore positivo, decidono di fissare l’ EVR nella misura del 4% da applicarsi ai minimi di paga in vigore il 1° luglio 2014. 
Di seguito, le tabelle con i valori riparametrati nei vari livelli, tenendo conto che l’EVR dovrà essere corrisposto secondo diverse modalità:
100% dell’EVR se 2 parametri sono positivi





































100% dell’EVR (4%) 
Operaio comune 1 livello 0,19
Operaio qualificato 2 livello 0,22
Operaio specializzato 3 livello 0,25
Operaio 4 livello 0,26
Impiegato 1 livello 32,16
Impiegato 2 livello 38,16
Impiegato 3 livello 42,40
Impiegato 4 livello 45,66
Impiegato 5 livello 48,92
Impiegato 6 livello 58,71
Impiegato 7 livello 65,23

– se scatta almeno uno dei 2 parametri aziendali deve versare il 30%, + la metà del 70% restante. Quindi l’impresa verserà il 65% dell’EVR.





































65% dell’EVR
Operaio comune 1 livello 0,12
Operaio qualificato 2 livello 0,14
Operaio specializzato 3 livello 0,16
Operaio 4 livello 0,17
Impiegato 1 livello 21,20
Impiegato 2 livello 24,80
Impiegato 3 livello 27,56
Impiegato 4 livello 29,68
Impiegato 5 livello 31,80
Impiegato 6 livello 38,16
Impiegato 7 livello 42,40

 

Modalità di comunicazione della cessione del credito d’imposta per le imprese turistiche

Rese note dall’Agenzia delle entrate le modalità di comunicazione della cessione del credito d’imposta per le imprese turistiche e del credito d’imposta per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator (Agenzia delle entrate,  provvedimento del 27 marzo 2024, n. 163586).

L’articolo 1 del D.L. n. 152/2021 riconosce un credito d’imposta alle imprese turistiche in relazione alle spese sostenute, compreso il servizio di progettazione, per eseguire i seguenti interventi:

  • incremento dell’efficienza energetica delle strutture e riqualificazione antisismica;

  • eliminazione delle barriere architettoniche;

  • interventi edilizi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c), d) ed e.5), del DPR n. 380/2001;

  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;

  • interventi di digitalizzazione.

L’articolo 4, inoltre, riconosce alle agenzie di viaggio e ai tour operator un credito d’imposta in relazione ai costi sostenuti per investimenti e attività di sviluppo digitale.

Tali crediti d’imposta sono utilizzabili dal beneficiario esclusivamente in compensazione, tramite modello F24 o, in alternativa, sono cedibili, solo per intero, senza facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, ovvero di imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia. 

 

Le cessioni dei suddetti crediti, dunque, devono essere comunicate all’Agenzia delle entrate tramite PEC, utilizzando l’apposito modello denominato “Comunicazione della cessione del credito d’imposta per le imprese turistiche e dei crediti d’imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator”.

Al riguardo l’Agenzia chiarisce che la comunicazione non è accolta se:

– il soggetto cedente non è titolare del credito d’imposta, in base ai dati trasmessi dal Ministero del turismo all’Agenzia delle entrate e alle eventuali successive cessioni già comunicate;

– il soggetto cedente ha già utilizzato il credito, anche in parte, in compensazione.

 

Il cessionario può utilizzare il credito in compensazione, tramite modello F24, indicando lo stesso codice tributo istituito per la fruizione da parte del beneficiario originario; in alternativa, il cessionario può cedere ulteriormente il credito.